veleni nell’acqua di tutta europa PFAS
Sì, è un problema serio. Recentemente, sono stati rilevati livelli preoccupanti di PFAS (sostanze chimiche perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) nell’acqua minerale in diverse parti d’Europa. Questi composti sono noti per essere persistenti nell’ambiente e possono accumularsi negli organismi viventi, compresi gli esseri umani.
I dati dell’Agenzia europea dell’Ambiente
I dati diffusi dall’Agenzia europea dell’Ambiente che nel dossier si riferisce a “tutte le acque” del Continente. «La maggior parte delle acque europee è inquinata da almeno uno dei numerosi composti chimici estremamente persistenti, ritenuti dannosi per l’uomo e la natura»
Un’indagine del Pesticide Action Network Europe (PAN Europe) ha scoperto che alcune marche di acqua minerale, tra cui una di Nestlé, contengono livelli di acido trifluoroacetico (TFA), un tipo di PFAS, superiori ai limiti normativi. Questo è particolarmente preoccupante perché il TFA è considerato tossico per il sistema riproduttivo umano e non si degrada naturalmente.
La situazione negli stati europei
14 Paesi hanno segnalato dati di monitoraggio per i Pfas nelle acque superficiali:
Belgio, Francia e Islanda, il 100% dei corpi idrici segnalati ha superato gli Eqs;
nei Paesi Bassi, il 96% dei corpi idrici li ha oltrepassati, mentre in Germania la cifra era dell’83%.
In Italia, il 54% dei siti ha superato gli Eqs.
Cinque Paesi hanno segnalato che meno del 20% dei siti ha superato gli Eqs:
Spagna (18%), Irlanda (6%), Polonia (5%), Croazia (5%) ed Estonia (2%).
Bulgaria, Lettonia e Montenegro non avevano siti con Pfas oltre gli Eqs.
È chiaro che sia necessaria un’azione urgente per affrontare questo problema e proteggere la salute pubblica e l’ambiente.
Istituto JAGER, il ramo di azienda di Rete Unica si occupa delle analisi delle acque, anche per privati – www.jager.it